I bonsai costituiscono la forma più famosa e di successo di alberi di piccole dimensioni, in Italia la moda di questi vegetali è arrivata quasi improvvisamente a partire dagli anni 80 ed oggi dopo aver conquistato una nicchia di appassionati divenuta sempre più consistente, risulta essere un contesto estremamente ampio. Come si curano i bonsai?
Sono conosciute come piante apparentemente molto delicate anche se in realtà è sufficiente nella maggior parte dei casi considerare queste piante comuque alla portata di (quasi) tutti, a patto di comprendere le loro necessità principali. La cura del bonsai diventa più naturale con l’esperienza ma esistono anche alcune cose da sapere a riguardo.
Alberi in miniatura
La parola bonsai deriva dal giapponese, e proprio molto spesso la cura di queste piante deriva dalla terra del Sol Levante, anche se è strutturalmente diffusa in tutto l’estremo Oriente, oggi può configurarsi decisamente di successo anche in Occidente. La parola originale indica una forma di contenitore come un piatto legato alla parola “coltivare”.
Anche se apparentemente esiste un solo tipo di bonsai in realtà possiamo scegliere tra numerose sotto varianti, alcune sono più legate alla velocità di crescita, altre hanno un fabbisogno di luce maggiore di altre, e così via, importante quindi non optare per una variante solo perchè “possiamo farlo”. Sono piante che in senso generale hanno bisogno di stabilità ambientale e di temperatura.
La cura del bonsai: cose fondamentali da sapere
La loro cura prescinde da alcune cose da sapere, ad esempio optare sempre per vasi adatti per i bonsai, ma anche il giusto terriccio e substrato, composto generalmente da torba e terriccio molto drenante (in alcuni casi condividono anche queste sostanze con altre piante), che garantiscono una ottima capacità drenante. Va ricordato inoltre:
- I bonsai non amano i contesti estremi, vanno protetti dal sole diretto ma anche dal freddo, tenendoli riparati quando necessario
- L’irrigazione è fondamentale ma troppa umidità può essere letale per queste piante, conviene controllare con un dito e non innaffiare la pianta direttamente ma porla quando il terreno è totalmente secco in una bacinella di acqua a temperatura ambiente per alcuni minuti permettendole di scolare dal vaso in eccesso la quantità
Il bonsai fiorisce generalmente dalla primavera inoltrata fino all’estate, prima di questa fase ed in autunno (evitando di farlo in estate) dobbiamo concimare la nostra pianta utilizzando un prodotto molto specifico. Così come sempre durante la primavera la pianta inizia a sviluppare nuove ramificazioni, che rendono necessarie delle potature naturalmente “in scala”.
Quando un ramo supera le dieci foglie va accorciato dopo la quarta o quinta foglia, così da sviluppare una forma di stimolo che a sua volta garantirà lo sviluppo di nuove gemme. Importante anche considerare il rinvaso che va fatto al massimo dopo 3 anni, solo però quando il terriccio oramai non assorbe più umidità in quantità sufficienti per la pianta.